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Cancro dell'esofago nella valle del Kashmir

L'epidemiologia del cancro ha rivelato una grande variazione nell'incidenza del cancro tra le diverse popolazioni del mondo. Inoltre, non tutti gli individui di una popolazione sono ugualmente suscettibili a un particolare cancro nonostante la stessa etnia, abitudini alimentari, stile di vita e fattori ambientali. Questo è stato attribuito ai polimorfismi genetici di un certo numero di geni come il metabolismo degli xenobiotici, la riparazione del DNA, l'immunità, l'infiammazione, il metabolismo ormonale e il metabolismo dei nucleotidi. Come per altri tipi di cancro, il cancro esofageo è una malattia eterogenea e la sua patogenesi molecolare così come i fattori di rischio variano tra le diverse popolazioni etniche che abitano regioni geografiche distinte del mondo. La valle del Kashmir, situata nella "cintura asiatica dell'esofago canceroso", è stata segnalata come una regione ad alta incidenza di cancro esofageo. I sospetti fattori di rischio per il cancro esofageo tra la popolazione del Kashmir sono stati attribuiti alle loro abitudini alimentari nonostante la mancanza di studi epidemiologici. Le abitudini dietetiche includono un'assunzione eccessiva di tè alcalino salato, consumo di pesce secco e affumicato, verdure secche e sottaceto, uso eccessivo di peperoncini rossi ecc.

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Genomica simbiotica - Gli archei che ci rendono umani

La teoria dell'ereditabilità delle caratteristiche acquisite pone la cooperazione naturale in opposizione alla selezione naturale come base dell'evoluzione. Gli archei endosimbiotici secernono RNA viroidi. I viroidi a RNA degli archei sono convertiti in viroidi a DNA dalla trascrittasi inversa endogena HERV e integrati nel genoma dall'integrasi HERV. L'endosimbiosi arcaica può verificarsi in seguito al riscaldamento globale che porta ad un aumento della crescita e dell'endosimbiosi arcaica nel colon. L'endosimbiosi degli archei può verificarsi in seguito a carenza di fibre alimentari, stress ed esposizione a campi elettromagnetici. Gli archei secernono viroidi a RNA che possono essere convertiti in viroidi a DNA e integrati nel genoma funzionando come geni saltatori che modulano l'espressione genica. I viroidi a RNA e i loro modelli di DNA che si integrano nel genoma in seguito a stress ambientali portano alla flessibilità e dinamicità genomica che può essere ereditata. L'endosimbiosi arcaica e la genomica simbiotica portano all'evoluzione umana e allo sviluppo del cervello umano con le sue caratteristiche uniche. La genomica simbiotica può regolare la funzione del cervello, l'immunità, il metabolismo e i cambiamenti del ciclo cellulare. Sono gli archei simbiotici che ci rendono umani.

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Ruolo del tè nero nella prevenzione della carcinogenesi della pelle

Il cancro è una proliferazione incontrollata di cellule in cui anche i fattori ambientali giocano un ruolo. La contaminazione delle acque sotterranee da arsenico inorganico pone diversi problemi di salute tra cui il cancro. L'esposizione cronica all'arsenico (As) porta allo sviluppo della carcinogenesi della pelle, sia il carcinoma basale che quello a cellule squamose. L'assunzione cronica di As porta alla generazione eccessiva di ROS, che a sua volta causa danni al DNA, alle proteine e ai lipidi. L'epigenetica e l'EMT giocano un ruolo cruciale nella carcinogenesi della pelle. Sono state adottate diverse misure correttive. I pazienti che hanno il cancro della pelle si sottopongono a chirurgia, radiazioni e chemioterapia, che sono costosi e hanno effetti collaterali. Pertanto, la prevenzione del cancro è una scelta migliore. La chemioprevenzione attraverso l'uso di agenti non tossici che inibiscono specifiche fasi molecolari nel percorso cancerogeno è la necessità del momento. L'uso di sostanze fitochimiche per la chemioprevenzione è stato approvato a livello globale. Le sostanze fitochimiche possono agire su tutte le fasi della carcinogenesi. Il tè, la bevanda popolare, ha un enorme potenziale anticancro. Il tè nero ha la capacità di modulare diversi geni, proteine implicate nella carcinogenesi della pelle. Così, il tè nero può essere un potenziale fitochimico per contrastare la carcinogenesi della pelle da As.

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Uno studio sulle proteine da stress da salinità del grano (Triticum aestivum L.)

Il grano è la più grande coltura cerealicola del mondo. La salinità è il principale ostacolo alla produzione di grano nell'agricoltura irrigata in molte parti del mondo. Lo stress salino porta a una serie di cambiamenti morfologici, fisiologici, biochimici e molecolari che influenzano negativamente la crescita e la produttività delle piante. La tolleranza allo stress salino è accompagnata da alterazioni nei livelli di proteine. Alcuni dei geni la cui espressione è attivata in risposta allo stress salino codificano per proteine protettive come l'osmotina, la prolina e le proteine abbondanti della tarda embriogenesi (LEA). Al giorno d'oggi, l'elettroforesi del gel di poliacrilammide 2-D è usata per studiare i meccanismi molecolari della risposta delle piante alla salinità. La SDS-PAGE è una tecnica utilizzata per separare le proteine in base alla loro capacità di muoversi all'interno di una corrente elettrica, che è una funzione della lunghezza delle loro catene polipeptidiche o del loro peso molecolare. Si ritiene che l'aumento della quantità delle proteine possa portare a un aumento dei meccanismi di tolleranza verso la salinità da NaCl delle specie di grano. Quindi, è utile considerarle su questa base. In questo libro, abbiamo dimostrato l'effetto delle proteine dello stress da salinità nel grano.

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